Ascensione

Ascensione del Signore
La riflessione di P.Ringo

“Tornarono a Gerusalemme pieni di gioia”.

Per me è una delle feste più imbarazzanti. Mi riesce difficile, infatti, comprendere come si possa festeggiare la partenza del Cristo ed essere invitati a gioire, perché Lui è tornato in cielo.
C’è addirittura una frase incredibile dell’Evangelista: “Tornarono a Gerusalemme pieni di gioia!”

L’avevano visto partire. Erano stati spettatori di una lacerante separazione, eppure tornano pieni di gioia!
Come mai?  Mi rimane un dubbio: questa è davvero una festa? E se sia legittima la gioia o la tristezza.
Cristo, con la sua partenza, è lontano o vicino?

Penso che la gioia degli Apostoli consistesse nella certezza che Cristo, nonostante la separazione, fosse loro vicino!
Ricordiamoci che ogni tristezza è provvisoria, anche la gioia e l’unione di quaggiù è provvisoria.
Lo sapete benissimo che non potrete avere sempre con voi i vostri genitori; e i genitori sanno che non terranno sempre con sé i loro bambini. E il marito la moglie. E la moglie il marito. E così lo stesso per tutti quelli che amiamo.

Lo stesso si dica dei beni che possediamo, a meno che li abbiate affidati a quella famosa banca del cielo che rende il cento per uno, ma che trova così pochi clienti. “Tutto ciò che non è offerto, è perduto!”.

La festa dell’Ascensione ci rivela come si compirà il nostro destino.
Il Signore è salito al cielo per prepararci un posto. E sappiamo benissimo che tutto ciò che avviene quaggiù, è provvisorio. Allora, questa festa ci deve rallegrare pensando che Cristo ha preparato un posto per noi.
E noi… lo occuperemo questo posto???

P. Ringo

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